I sapori da ricordare

Per gli irriducibili amanti del buon cibo

Sapori selvaggi ed autentici; una cartolina da Stromboli

Punta Lena, Stromboli – Agosto 2024

Questo segna il terzo anno di vacanza a Stromboli, diventato ormai una tappa fissa, irrinunciabile, il mio posto del cuore. Ho scoperto l’isola anni fa viaggiando con amici in Sicilia. Un giorno, immersi nel bel mezzo di questo meraviglioso mare blu, a Lipari, c’era un trampolino su cui saltavo ritrovando sensazioni da bambina, assaporando una felicità forse mai sentita così intensa in vita mia. In lontananza, c’era lui, il vulcano di Stromboli. Affascinante. Da non poter più staccare lo sguardo. Dovevo andarci e ci sono andata, insieme a mia sorella, fedele compagna di viaggio con cui condivido lo stesso amore folle per l’isola.

Stromboli è una delle sette isole Eolie, quella più a nord, che fronteggia la Calabria ad est. È famosa per la sua anima bohème, i suoi pescatori, l’andare per strada scalzi, l’assenza di auto, le condizioni di vita difficili per il poco di servizi disponibili, il numero limitatissimo di abitanti che ci vivono tutto l’anno, come se sfidassero gli elementi della natura. E naturalmente, è famosa per il suo vulcano, tra i più attivi al mondo, da cui trae il suo nome e che gli abitanti chiamano con affetto « Iddu », ossia « lui ». Onnipresente, onnipotente, enigmatico, è lui che crea questa atmosfera così unica, quasi mistica, che faccio fatica a definire con delle sole parole.

A Stromboli, l’isola in sé, in quanto molto selvaggia, offre già tante delizie da cogliere passeggiando per i sentieri e vicoli. Penso ai fichi verdi che si gustano mentre si sale al vulcano, al finocchietto selvatico, ai fichi d’India sparsi un po’ ovunque sull’isola, tipici di quei paesaggi mediterranei aridi che a me piacciono così tanto. Li colgo durante le mie passeggiate solitarie di prima mattina per poi degustarli a colazione. Ci sono anche i capperi o l’uva. La natura ci regala dei sapori unici e il semplice gesto di poter raccoglierli direttamente dall’albero, dalle piante, ci fa realizzare quanto è meravigliosa.

Fichi d’India appena raccolti per colazione, Stromboli – Agosto 2023

Come dicevo prima, la tradizione della pesca è ben viva a Stromboli e lo si vede nei vari ristoranti che non mancano di proporre ottimi antipasti, primi e secondi a base di pesce la cui freschezza è quasi commovente. I pescatori sono personaggi emblematici dell’isola, affascinanti, svolti amichevoli che spingono all’ammirazione e al rispetto per la loro dedizione ad un lavoro particolarmente provante.

L’isola si può vantare di specialità emblematiche come la pasta alla stromboliana, i piparelli – una sorte di cantucci toscani ma preparati con miele ed un tocco di cannella – i baci, gli amaretti, i biscotti ai semi di sesamo, il Malvasia di fine pasto, qualche formaggio tipico. Fanno parte dell’identità insulare e rispecchiano profondamente com’è.

A Stromboli, ho l’abitudine di dire alle persone che ancora non la conoscono, che la vita è prevalentemente lenta. Essendo un’isola, e in più, ritratta e riservata, c’è proprio un modo di vivere che invita al rallentare. Il pomeriggio soprattutto, è un momento dedicato al relax che marca una pausa nella giornata. Poi, e questo è il mio momento preferito, si anima dolcemente; le spiaggia si svuotano a poco a poco, ognuno torna a casa a farsi la doccia prima di uscire, per celebrare a modo suo, l’estate italiana. Devo dire che ho sempre mangiato benissimo qua. I locali sono sinceri anche se alcuni un po’ milanesi nelle tariffe, ma tutti offrono spensieratezza, gioia e sapori veri della tradizione. Basta un sorriso per sentirsi accolti a braccia aperte e si scoprono persone forti, innamorate folle della loro isola, orgogliose di lei, solidali tra di loro, resilienti, con la mano sul cuore.

Colazione tipica da Canneto, Stromboli – Agosto 2024

Ogni posto in cui mi reco porta con sé ricordi, abitudini costruite con il passare degli anni. Tutti sono posti del cuore che corrispondono ad un momento della giornata, ad un rituale, uno stato d’animo. A colazione, il Canneto è d’obbligo per gustare le succulenti granite con la brioche, a pranzo si va al supermercato a comporre il panino con pane del forno, formaggi locali, salumi artigianali, qualche verdura sott’olio. Fare la spesa a Stromboli ha tutto un altro sapore; sono posti adorabili, gestiti in famiglia, con l’essenziale dei prodotti da avere in dispensa oltre alle tipicità locali. Sembra un po’ che il tempo si sia fermato. Proseguendo nella giornata, all’ora dell’aperitivo, c’è l’imbarazzo della scelta ma non può certamente mancare un passaggio da oTTo a mare, alla Libreria, immersi nel verde, con un’atmosfera informale, rilassata, un po’ intellettuale, un po’ chic, o da Ritrovo Ingrid, più autentico, come una barca sul mare, con un panorama mozzafiato sul mare. C’è anche la gita in barca per l’aperitivo al tramonto a Ginostra, dall’altra parte dell’isola. Lì, si intravedono Panarea e qualche isola lontana mentre il sole declina. C’è questa piazzetta in cui ci appoggiamo tutti, dopo aver ordinato all’alimentare – l’unica! – una birra o del vino teschi che viene accompagnato da un piatto con capperi, salume, formaggi, olive, pomodori secchi. Ed è un’esperienza dalla carica emotiva immensa; quando si sorseggia il Malvasia, sgranocchiando qualcosa, guardando l’orizzonte, i colori del cielo che cambiano, il mare ovunque, senza pensare a nient’altro, solo alla magia del momento e della vita. Questo si chiama plenitudine.

Per l’ultima cena, quando giunge il termine della vacanza e che già ci invade una gran malinconia, che il cuore si appesantisce, abbiamo un appuntamento fisso da Punta Lena. Lì, oltre a Strombolicchio immerso in quel mare infinitamente blu in cui lo sguardo si perde, viene cucinato un cibo fine, saporito, inventivo, in poche parole; strepitoso, a base di pesce freschissimo, come da tradizione stromboliana. Ogni boccone è in esplosione di sapori, è come gustare il mare e l’anima dell’isola. Un ristorante in cui tornare e ritornare, ogni anno, per ammaliarsi ancora una volta di Stromboli, sognando già all’estate prossima.

Ginostra, Agosto 2023

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