I sapori da ricordare

Per gli irriducibili amanti del buon cibo

Fedele compagno di vita; il panino!

Café des épices, Marrakech – Settembre 2025

Ci accompagna ovunque andiamo; in viaggio, per un pranzo al volo, uno spuntino quando ci viene una fame da lupi, al buffet di un evento, ad un concerto, sulla bancarella del macellaio di un mercato, per un pic nic; il panino c’è sempre e meno male!

A me è sempre piaciuto. Da brava francese, l’ho spesso mangiato nella sua forma più tradizionale, il famoso jambon beurre. Essenziale e buonissimo nella sua semplicità a patto che gli ingredienti – che sono solo in tre; baguette, prosciutto cotto, burro – siano di ottima qualità. Preparato a casa, all’ultimo per preservarne la freschezza, ha sempre avuto il sapore delle vacanze e dell’estate, quando partivamo ad agosto noi quattro in famiglia per tre settimane tra sud Francia e Toscana. Anni dopo, quando ho lasciato casa per gli studi, corrispondeva ai viaggi in treno verso Nantes o Parigi dopo un fine settimana trascorso in famiglia. Poi mi è capitato di comprarlo, rigorosamente senza cetriolino che porta un’acidità terribile e che prende la meglio sul resto dei sapori.

Durante i miei viaggi in Italia, mi è sempre piaciuto fermarmi nei piccoli supermercati o alimentari dei paesini a confezionare i panini al banco fresco scegliendo davanti all’invitante vetrina il prosciutto, il formaggio locale per comporre quel che sarebbe stato il mio pranzo. Uno dei più indimenticabili è stato sicuramente a Monopoli, con una michetta enorme con all’interno una buratta squisita e un clamoroso crudo, in questo piccolo negozio gestito dal padre del nostro oste, un uomo delizioso sulla settantina che mi aveva inevitabilmente fatto pensare a mio nonno. Ne ho confezionato parecchi in altre versioni, perché non avevo prosciutto a disposizione o per il semplice piacere di variare le ricette o di provare associazioni a mio parere promettenti.

Salumi di una vetrina in un piccolo supermercato, Alberobello – Giugno 2023

La cosa che adoro del panino è la sua completezza; è un piatto unico in cui inserire verdure, formaggi, eventuali fonti di proteine animali come salumi o sarde, frutta a guscio, filetto di olio di oliva, spezie e volendo, anche un po’ di frutta. Le sue combinazioni sono illimitate e questo gioco di assemblaggio mi piace assai.

Recentemente, ho ascoltato due episodi di podcast dedicati al panino nelle sue innumerevoli forme. Effettivamente, il panino non ha frontiere; viene preparato in ogni parte del mondo con pani ed ingredienti diversi a seconda delle regioni. Pan bagnat, puccia con polpo, banh mi, toast, michetta, hot dog, bao, hamburger, lampredotto, schiacciata, kebap… Sono solo alcuni degli esempi delle sue innumerevoli variazioni. Tutti hanno in comune la base solida, il pane, che racchiude i vari ingredienti inseriti all’interno del panino. Nato da un’esigenza di comodità, non ne toglie però la sua bontà. Rispecchia la ricchezza dei prodotti del territorio in cui viene confezionato, le tradizioni tramandate da generazioni in generazioni. Mi piace perché è popolare, informale, saziante. Qualche volta viene assaggiato davanti a panorami mozzafiato oppure lungo l’autostrada, all’ombra di un albero, su una panchina in un giardino pubblico o addirittura camminando quando il tempo è stretto. Dà tante soddisfazioni nella sua estrema semplicità e quasi ci fa scordare il confort di un ristorante. È un’esperienza tutt’altra che, in certe circostanze, preferisco ampiamente rispetto al mettermi al tavolo di qualche locale.

Panino in un posto perduto della costa sud in Sicilia – Giugno 2021

Lunga vita al panino!

Le plaisir des sandwichs du monde entier – Grand bien vous fasse, France Inter, Juin 2025 – https://www.radiofrance.fr/franceinter/podcasts/grand-bien-vous-fasse/grand-bien-vous-fasse-du-vendredi-20-juin-2025-9685091

La folie sandwich – On va déguster, France Inter, Avril 2024 – https://www.radiofrance.fr/franceinter/podcasts/on-va-deguster/on-va-deguster-du-dimanche-28-avril-2024-8373152

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