
Amo la frutta secca in tutta la sua varietà, è come una specie di droga per me che consumo su base quotidiana. La amo per i suoi sapori puri, generosi, rotondi, leggermente tostati qualche volta ma anche per i molteplici ricordi a cui mi riporta oltre ai suo tanti benefici salutari che racchiude.
La mandorla… Già la semplice pronuncia di quella parola è dolce. Immagino già il suo gusto inconfondibile così irresistibile.
Oltre al suo irresistibile sapore, la mandorla si può vantare di essere ricca di innumerevoli benefici per la salute. Infatti, è una fonte importante Vitamine E, magnesio, fosforo, fibre, manganese che la rende un vero alleato per la nostra salute. Ho sempre tenuto in mente questo aspetto perché sono convinta che la frutta secca sia da integrare ogni giorno alla nostra dieta. Ho letto che la formula ideale sarebbe di mischiare i vari tipi di frutta secca per trarne il massimo dei benefici.
Inoltre, una delle cose che più amo della mandorla è che può essere gustata sia nelle ricette salate che dolci. Non credo di avere una preferenza a riguardo. Si abbina benissimo con tanti altri ingredienti con il suo gusto abbastanza neutro pur essendo abbastanza facilmente identificabile. La adoro con le pesche o le albicocche – se si pensa alla bontà delle pesche al forno con amaretti o un crumble – ma combacia perfettamente anche con la ciliegia, la pera – la tarte amandine è tra le mie preferite in assoluto! – l’arancia, il limone e tanti altri. Naturalmente, la combo con il cioccolato, di qualsiasi tipo, è sempre una gran bella idea! Per quanto riguarda invece i piatti salati, la amo sulla pasta con salse di ricotta e pomodoro, sia frullata per ottenere una specie di pesto che grattugiata. In Maghreb o nella Sicilia araba, porta croccantezza e sapore a couscous e tajine. E’ ottima anche nelle insalate e può davvero essere il tocco in più ad una ricetta.
E’ variegata anche nelle sue varie formi; liquida, al naturale, in purea… Penso alla mia solita amata granita alla mandorla che compro dopo cena passeggiando per le vie dolcemente animate della mia Milano di estate. Questo per me è un momento d’oro in cui mi sento profondamente felice e realizzata. Ma anche il latte di mandorla che si mette dentro ad una tazza prima di aggiungerci il ghiaccio e poi il caffè caldo per ottenere uno squisito caffè leccese, anche lì, rigorosamente d’estate. Una scoperta fatta pochi anni fa che ormai è diventata una mia abitudine che sa di vacanza o almeno, di leggerezza. Penso anche all’amaretto, questo liquore all’intenso sapore di mandorla, che tanti descrivono come troppo dolce ma che a me segna la fine di una cena felice. A dire il vero, ne potrei bere interi litri talmente mi piace. Amo il leggere calore che porta in gola, oltre alla sua consistenza vellutata e a questo gusto che rimane a lungo in palato. Grezza, la mandorla ha una notevole delicatezza. Amo quando si distoglie in due parti e che la parte interna bianca accarezza il palato, è così dolce. Amo la sua farina che vengo ad amalgamare ai miei impasti per i dolci che cucino a casa. Dà sempre un tocco in più a qualsiasi ricetta. E’ sempre una meraviglia, un dettaglio che alla fine non lo è affatto.
E poi… Quante ricette emblematiche fanno la parte bella alla mandorla? In primis, mi viene in mente la galette des rois, questa torta a base di frangipane che viene confezionata per celebrare l’Epifania il 6 gennaio in Francia. Sono in tanti a definirla come strozzapreti in quanto questa crema di mandorla è densa e ricca. Io la adoro e fa sicuramente parte dei dolci della mia vita, come amo definirli. Penso ai cantucci toscani che ho adorato fin da piccola, potendo poi, crescendo, all’adolescenza, godermi anche il bicchierino di vin santo come da regola. Lì la mandorla è spezzata, a pezzi grossolani. Mi piace tanto l’aspetto rustico di quel biscotto che va inzuppato dentro questo vino liquoroso dal seducente color giallo oro. Uno dei dolci più iconici sarà sicuramente la cassata siciliana, così bella da vedere che quasi ci pentiremmo del mangiarla. La pasta di mandorla, in generale, viene apprezzata solo da chi è proprio pazzo di mandorla perché anche lì, è reputata satura di zucchero. La lista non finisce qua: amaretti, calissons d’Aix, financiers, croissant aux amandes, cornes de gazelle et autres délices sucrés orientaux…
La mia passione per la mandorla non finisce qua e si estende pure al mondo della cosmetica o del non food: l’odore accattivante della colla Cléopâtre che quasi potrei mangiare, il profumo Mandorlo di Sicilia di Acqua di Parma, forse l’unico profumo con note dolci che io potrei indossare, i saponi mani artigianali, i profumatori L’Amande dall’adorabile packaging vintage, i confetti che si regalano per le occasioni speciali e che associamo immediatamente a dei bellissimi momenti di vita condivisi…
Ecco, lo avrete facilmente capito, la mia passione per la mandorla è totale. Rappresenta per me un’ode alla gioia, alla semplicità e di eterna bontà che la natura ci offre. Con questo chiudo, sperando di avervi dato un po’ di acquolina in bocca..!
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